
Manfredonia-Costa d’Amalfi: sfida a Trinitapoli per la 27ª giornata
Domani, il Comunale di Trinitapoli sarà il teatro della sfida tra Manfredonia e Costa d’Amalfi, valida per la 27ª giornata di campionato. Una partita che si giocherà in campo neutro e che richiama il precedente dell’andata, terminato con un pareggio per 1-1 allo stadio Novi di Angri.
In quell’occasione, i sipontini si portarono in vantaggio al 24° minuto grazie a un colpo di testa vincente di Tedesco, abile a sfruttare una punizione battuta da Calemme. Un gol che, ironia della sorte, rimase l’unico messo a segno dall’attaccante con la maglia biancoceleste. La reazione del Costa d’Amalfi non si fece attendere: al 34°, Maione ristabilì l’equilibrio con una conclusione precisa e imparabile.
Il secondo tempo si trasformò in un duello a viso aperto, con il Manfredonia che sfiorò il nuovo vantaggio in due occasioni, ma né Scaringella né Bubas riuscirono a trovare la via del gol. Alla fine, il risultato di parità permise ai biancocelesti di conquistare il loro primo punto in trasferta della stagione, coincidente con l’unico raccolto sotto la gestione di Panarelli.Ora, con la partita di ritorno alle porte, entrambe le squadre cercheranno di superarsi in una sfida che promette emozioni e punti pesanti in palio.
(Redazione)

Il lato oscuro del calcio dilettantistico: arbitro ferito, gara sospesa e ripercussioni pesanti
Il calcio dilettantistico è spesso considerato l’ultima vera espressione dello sport puro, lontano dalle luci dei riflettori e dai milioni di euro che girano nelle grandi leghe. Eppure, proprio nei campi di periferia, si consumano episodi che nulla hanno a che vedere con i valori dello sport. L’ultimo caso arriva dalla Sicilia, dove una gara di Seconda Categoria è degenerata fino al punto di dover essere sospesa a causa di un'aggressione all'arbitro.
L’arbitro: bersaglio facile di un calcio esasperato
Nel calcio moderno, il ruolo dell’arbitro è diventato sempre più complesso. Tra moviole televisive e critiche sui social, il direttore di gara è costantemente sotto pressione. Se in Serie A il VAR può fungere da scudo, nei campionati dilettantistici la solitudine del fischietto è totale. E quando la tensione in campo supera il limite, il primo a pagarne le conseguenze è spesso lui.
L’episodio accaduto nel match tra Sferracavallo e Real Caccamo ne è l’ennesima dimostrazione. Tutto è iniziato con un duro scontro di gioco: una gomitata violenta ha colpito un calciatore al volto, provocandogli una ferita al labbro. La reazione è stata immediata e brutale: un pugno ha mandato al tappeto l’aggressore. Da lì, il caos. Panchine in campo, spintoni, urla. L’arbitro, che ha tentato di placare gli animi, si è ritrovato coinvolto nella rissa. La situazione è diventata talmente ingestibile da costringere l’uomo in nero a interrompere la partita.
Il giudice sportivo non perdona
Quando episodi del genere macchiano il calcio dilettantistico, la giustizia sportiva non può restare a guardare. La sentenza è stata dura: sconfitta a tavolino per entrambe le squadre (0-3) e una multa di 350 euro ciascuna. Una decisione esemplare che vuole lanciare un messaggio chiaro: la violenza non avrà mai spazio nel mondo del calcio.Eppure, viene da chiedersi se provvedimenti del genere siano davvero sufficienti a prevenire futuri episodi simili. Servono misure più severe? O il problema è più profondo e radicato, frutto di un clima esasperato che avvelena anche le categorie minori?
Il calcio che non vogliamo
Il calcio è passione, competizione, sacrificio. Ma quando la tensione supera il limite e si trasforma in violenza, lo sport perde il suo significato. La speranza è che episodi come quello di Sferracavallo restino casi isolati, ma la realtà ci dice che ogni stagione i campi dilettantistici diventano teatro di risse e aggressioni. Forse è il momento di riflettere seriamente su come riportare il calcio alle sue radici più genuine, prima che sia troppo tardi.
(Redazione)

Dalla Serie A alla Prima Categoria: la nuova vita di Reginaldo, trascinatore del Catona
Un tempo calcava i campi della Serie A, affrontando i migliori difensori del campionato italiano. Oggi, con la stessa passione di sempre, è il leader tecnico del Catona in Prima Categoria. Reginaldo, l’ex attaccante di Fiorentina, Parma e Siena, sta dimostrando che il talento non ha categoria, regalando giocate da campione e gol decisivi nella corsa alla promozione.Nel derby contro la Gallinese, il brasiliano ha timbrato il cartellino ancora una volta, trascinando la squadra a un’altra vittoria fondamentale. Con lui in campo, il Catona ha inanellato il settimo successo consecutivo e ora vede sempre più vicino il Polistena, capolista con tre punti di vantaggio.
Ma cosa spinge un giocatore con un passato prestigioso nei massimi campionati a continuare a battagliare nei tornei dilettantistici? La risposta è semplice: l’amore per il calcio. Reginaldo si è calato perfettamente nella nuova realtà, diventando un punto di riferimento per i compagni e un valore aggiunto per l’intero movimento. Accanto a lui, il fantasista Giovanni Catalano, il solido Santo Buda a centrocampo e le incursioni sugli esterni di Furci e Bordò completano una squadra che vuole scrivere la storia.
Il calendario sorride al Catona, che avrà la possibilità di giocarsi in casa gli scontri diretti. L’obiettivo è chiaro: conquistare la promozione senza passare dai playoff. Il prossimo ostacolo si chiama Siderno, una sfida da affrontare con la stessa fame di vittoria che ha trasformato una stagione promettente in una possibile annata da sogno.Da San Siro ai campi della Calabria, il viaggio di Reginaldo continua. E il suo Catona sognacon lui.
(Redazione)

Sette anni senza Davide Astori: la Serie C ricorda il grande capitano
Sono passati sette anni da quel tragico 4 marzo 2018, quando il calcio italiano e il mondo dello sport persero improvvisamente Davide Astori. L'ex capitano della Fiorentina, scomparso nel sonno a soli 31 anni, lasciò un vuoto incolmabile nei cuori dei tifosi, dei compagni di squadra e di tutti coloro che ebbero la fortuna di conoscerlo. Oggi, nel settimo anniversario della sua scomparsa, anche la Serie C ha voluto ricordarlo con affetto e rispetto, testimoniando quanto il suo ricordo sia ancora vivo in ogni angolo del calcio italiano.
Un legame profondo con il calcio di provincia
Astori, nato a San Giovanni Bianco, in provincia di Bergamo, mosse i primi passi nel calcio professionistico con la maglia del Pizzighettone, in Serie C1, nella stagione 2006-07. Fu una tappa fondamentale della sua carriera, prima del salto nel grande calcio con il Cagliari, la Roma e la Fiorentina. Nonostante la sua affermazione ai massimi livelli, il difensore non dimenticò mai le sue origini e mantenne sempre un forte legame con il calcio di provincia, quello fatto di sacrifici, sogni e passione pura.
Il ricordo della Serie C
In occasione dell'anniversario, diverse società di Serie C hanno voluto rendere omaggio alla memoria di Astori. Messaggi sui social, striscioni sugli spalti e momenti di raccoglimento prima delle partite sono solo alcuni dei gesti con cui il mondo del calcio ha ricordato il difensore. Squadre come il Lecco, il Giana Erminio e il Novara hanno condiviso il loro pensiero per Davide, dimostrando che il suo esempio di professionalità, umiltà e correttezza è ancora un modello per le nuove generazioni.
L'eredità di un capitano vero
Astori non era solo un grande giocatore, ma anche un uomo esemplare, capace di unire e motivare i compagni dentro e fuori dal campo. La Fiorentina ha ritirato la sua maglia numero 13, un gesto simbolico per onorare la sua memoria, mentre la Nazionale italiana continua a ricordarlo con affetto.Il suo ricordo vive anche attraverso la Fondazione Davide Astori, nata per promuovere la ricerca sulle malattie cardiovascolari e per sensibilizzare il mondo dello sport sull'importanza della prevenzione. Un modo per trasformare il dolore in un messaggio di speranza, affinché tragedie come quella di Davide non si ripetano.
Un campione che non sarà mai dimenticato
Il calcio italiano non dimentica Davide Astori. Il suo sorriso, la sua leadership silenziosa e il suo amore per questo sport restano impressi nella memoria di chi lo ha conosciuto e ammirato. La Serie C, che fu il trampolino della sua carriera, oggi lo ricorda con rispetto e affetto, dimostrando che il tempo può passare, ma le leggende non muoiono mai.Ciao Davide, il tuo ricordo continua a vivere nei campi di tutta Italia. 💜🙏
(Redazione)

Caos in Seconda Categoria: rissa in campo, partita sospesa e stangata del Giudice Sportivo
Doveva essere un semplice recupero, un’occasione per rimettersi in pari con il calendario del Girone B di Seconda Categoria siciliana. Invece, la sfida tra Sferracavallo e Real Caccamo, giocata domenica scorsa al “Franco Lo Monaco” di Palermo, è degenerata in un vero e proprio far west calcistico. Il match, valido per la 18ª giornata, è stato infatti sospeso al 49’ del primo tempo sul risultato di 1-0 per i padroni di casa a causa di una violenta rissa che ha coinvolto giocatori, panchine e persino alcuni dirigenti.
Tutto è iniziato con una gomitata... e poi il caos
Secondo il referto arbitrale, l’episodio scatenante è avvenuto al 45’ del primo tempo: una decisione contestata del direttore di gara avrebbe innescato la reazione di un calciatore dello Sferracavallo, che ha colpito un avversario con una gomitata al labbro, causando una vistosa fuoriuscita di sangue. La risposta non si è fatta attendere: il giocatore del Real Caccamo ha reagito con una raffica di pugni al volto e al corpo, trasformando la partita in una scena da ring.Da quel momento, la situazione è precipitata: calciatori di entrambe le squadre, compresi quelli in panchina, si sono gettati nella mischia, mentre in tribuna i tifosi non sono stati da meno, accendendo la tensione con insulti e tentativi di scontro fisico.
Di fronte all'impossibilità di riprendere il controllo e di notificare i provvedimenti disciplinari ai giocatori coinvolti, l’arbitro ha deciso di sospendere definitivamente la gara. Nel frattempo, sul posto sono arrivate diverse pattuglie della Polizia, chiamate per riportare l’ordine dentro e fuori dal campo.La decisione del Giudice Sportivo: sconfitta a tavolino per entrambeOggi, con il comunicato ufficiale n. 396 della LND Sicilia, è arrivata la stangata del Giudice Sportivo, che ha preso una decisione netta:Sferracavallo e Real Caccamo perdono la partita a tavolino (0-3).
Ammenda di 350 euro per entrambe le società.
Ben 13 giocatori squalificati, con stop che vanno da un minimo di tre giornate fino a un massimo di sei.Due dirigenti fermati, uno fino a fine marzo e l’altro fino al 10 aprile.Con soltanto tre partite rimaste alla fine della stagione regolare, per molti dei calciatori coinvolti il campionato potrebbe essere già finito. Una sentenza dura, che lascia l’amaro in bocca e sottolinea ancora una volta quanto il calcio dilettantistico abbia bisogno di maggior controllo e responsabilità per evitare episodi simili.
Il provvedimento completo è disponibile nel Comunicato Ufficialen°396 della LND Sicilia.
(Redazione)

Manfredonia-Costa d’Amalfi: match a porte chiuse sul neutro di Trinitapoli
Il calcio dilettantistico sa regalare emozioni, ma talvolta anche scenari insoliti. La sfida tra Manfredonia e Costa d’Amalfi, valida per la 27ª giornata del Girone H di Serie D, si giocherà in un’atmosfera surreale: campo neutro a Trinitapoli e spalti deserti. Il fischio d’inizio è fissato per domenica alle 14:30, sul terreno del Campo Sportivo di Via Mare.
Manfredonia alla ricerca di conferme
I sipontini, protagonisti di un campionato altalenante, cercheranno di sfruttare l’occasione per raccogliere punti preziosi. Con la stagione che entra nella sua fase cruciale, ogni gara può fare la differenza tra il sogno playoff e il rischio di scivolare in zone meno nobili della classifica.
Costa d’Amalfi: missione continuità
Dall’altro lato, il Costa d’Amalfi arriva a questa sfida con la voglia di dimostrare il proprio valore anche lontano da casa. La squadra campana ha mostrato carattere nelle ultime uscite, e nonostante il fattore campo sfavorevole, proverà a imporre il proprio gioco.
Uno scenario surreale, ma il calcio non si ferma
Il calcio giocato, alla fine, è ciò che conta davvero. Anche senza tifosi e con un cambio di sede inaspettato, Manfredonia e Costa d’Amalfi scenderanno in campo con lo stesso obiettivo: conquistare tre punti pesanti in vista del rush finale della stagione.
(Redazione)

Emanuele Cicerelli, l’orgoglio di Manfredonia: MVP di febbraio e trascinatore della Ternana
Manfredonia esulta per il suo campione! Emanuele Cicerelli sta vivendo una stagione straordinaria con la maglia della Ternana e, con 3 gol e 1 assist nel mese di febbraio, si è guadagnato il titolo di MVP del Girone B di Serie C. Un riconoscimento meritato per un giocatore che sta facendo la differenza, trascinando la squadra rossoverde con numeri da fuoriclasse: 16 reti e 7 assist stagionali.
Cicerelli, nato e cresciuto a Manfredonia, continua a portare in alto il nome della sua città con prestazioni da leader. La sua tecnica, il suo dribbling e la sua capacità di incidere nei momenti chiave lo rendono un punto di riferimento imprescindibile per la Ternana, che sogna in grande grazie al talento del suo numero 10.Un motivo di orgoglio per tutta la comunità sipontina, che segue con entusiasmo il percorso di un ragazzo che, con sacrificio e passione, si sta affermando come uno dei migliori talenti della Serie C. E con questo stato di forma, il futuro sembra riservargli traguardi ancora più prestigiosi.
(Redazione)

Il caos Taranto-Turris riscrive la classifica: beffa Cerignola, Avellino in agguato
Il Cerignola vola, ma la vetta potrebbe tremare. Con la vittoria di misura sul Trapani, decisa da un rigore di Capomaggio, i pugliesi consolidano il primato e tengono a distanza l’Avellino. Tuttavia, fuori dal campo si sta consumando un vero terremoto: l’esclusione ormai quasi certa di Taranto e Turris dal girone C di Serie C rischia di ribaltare la classifica, ridisegnando gerarchie e obiettivi.
La rivoluzione in classifica: chi sorride e chi piange
Le regole parlano chiaro: le partite disputate contro le squadre escluse verranno annullate. Ciò significa che tutte le formazioni perderanno i punti ottenuti contro Taranto e Turris. Un’operazione aritmetica che favorisce chi contro di loro aveva raccolto poco o nulla, come l’Avellino, e penalizza chi invece aveva fatto bottino pieno, come il Crotone.Nello specifico, i biancoverdi di Pazienza si ritroverebbero a -3 dalla vetta, guadagnando due punti proprio sul Cerignola, mentre Casertana e Trapani subirebbero il colpo più duro, perdendo addirittura dieci punti. Un ribaltone che potrebbe rendere il finale di stagione ancora più imprevedibile.
Il Cerignola guarda avanti: “Pensiamo solo a noi”
Nonostante il possibile scossone in classifica, il tecnico gialloblù Peppe Raffaele mantiene il focus sulla squadra:> “Vittoria importante, sofferta ma meritata. Sapevamo che il Trapani fosse in forma e che ci attende un trittico cruciale contro Picerno, Foggia e Crotone. Non mi preoccupo della classifica, nemmeno di quella che verrà. L’unica cosa che conta è continuare a vincere.”Parole che trasudano determinazione, ma che non cancellano la sensazione di un campionato che potrebbe cambiare volto in un attimo. E mentre il Cerignola corre, l’Avellino osserva. Il destino del girone C è ancora tutto da scrivere.
(Redazione)

Cerignola, scossone in vetta: Paolucci fuori per infortunio, stagione finita?
La corsa dell'Audace Cerignola nel girone C di Serie C subisce un colpo durissimo. Lorenzo Paolucci, perno del centrocampo gialloblù, si ferma ai box per una lesione del legamento crociato anteriore. Un infortunio che sa di sentenza: operazione inevitabile e tempi di recupero che si prospettano lunghi.
Il centrocampista classe ‘96 stava vivendo una stagione da protagonista, con 25 presenze, tre gol e cinque assist, numeri che certificavano il suo peso specifico nell’undici titolare. La brutta notizia è arrivata dopo gli esami strumentali effettuati a seguito di un trauma contusivo-distorsivo rimediato nella sfida contro il Sorrento. Il verdetto è stato impietoso: crociato ko, intervento fissato per giovedì.
L’Audace Cerignola ha espresso vicinanza al giocatore attraverso una nota ufficiale, in cui il presidente Nicola Grieco, la dirigenza e l’intero staff hanno manifestato il loro sostegno e gli auguri di pronta guarigione.
Ora, per mister Ivan Tisci, si apre una fase delicata: perdere un elemento chiave in una fase così cruciale del campionato potrebbe ridisegnare le strategie della capolista. Chi prenderà il posto di Paolucci? Quali soluzioni verranno adottate per non perdere equilibrio e qualità in mediana? Domande che troveranno risposta nelle prossime settimane, mentre Paolucci inizia il suo percorso verso il rientro.Una tegola pesante, ma l’Audace ha già dimostrato di saper affrontare le difficoltà. Riuscirà a superare anchequesta?
(Redazione)

Manfredonia a un passo dall’impresa: con la Fidelis Andria è 0-0, ma i sogni salvezza restano vivi
Termina a reti bianche la sfida delle 16:30 tra Manfredonia Calcio 1932 e Fidelis Andria, un pareggio che vale oro per i sipontini, soprattutto per come si è sviluppata la gara. Un punto prezioso, conquistato con carattere e determinazione, che mantiene vive le speranze di salvezza della squadra biancoceleste.
Nel finale, il Manfredonia ha sfiorato il colpaccio con un’occasione clamorosa, ma il gol vittoria è rimasto solo un’illusione. Nonostante ciò, la prestazione offerta lascia ben sperare in vista delle prossime battaglie per la permanenza in Serie D.
All’orizzonte c’è un altro snodo cruciale: domenica si torna in campo per un nuovo scontro diretto per la salvezza, questa volta su campo neutro a causa della squalifica del terreno di gioco. Ma una cosa è certa: i ragazzi di Cinque ci credono, e daranno tutto per continuare a lottare.
(Redazione)

Serie C Girone C: Il Cerignola batte il Trapani e resta al comando della classifica
CERIGNOLA – Festa grande allo stadio Domenico Monterisi di Cerignola, dove l'Audace Cerignola ha superato il Trapani con il punteggio di 1-0, consolidando così il primato in classifica nel Girone C di Serie C. Grazie a questa vittoria, i gialloblù allungano il distacco sulla seconda in classifica, l’Avellino, portandosi a +5 sulla formazione irpina.
Il match: una vittoria sofferta ma meritata
La partita è stata intensa e combattuta, con il Cerignola che ha saputo imporre il proprio gioco contro un Trapani ostico e ben organizzato. Il gol decisivo è arrivato nella ripresa, premiando la determinazione e la superiorità dei padroni di casa.Il Monterisi, gremito di tifosi festanti, ha spinto la squadra di mister Ivan Tisci verso un successo fondamentale in chiave promozione. Il Trapani, dal canto suo, ha provato a reagire ma non è riuscito a trovare il guizzo giusto per riequilibrare l’incontro.
Classifica e prospettive
Con questa vittoria, il Cerignola rafforza la propria posizione di capolista e manda un segnale forte alle inseguitrici. L’Avellino, ora distante cinque punti, dovrà cercare di recuperare terreno nelle prossime giornate per riaprire la corsa al vertice.Il prossimo turno sarà cruciale per entrambe le squadre, con il Cerignola che cercherà di mantenere il vantaggio e avvicinarsi sempre di più al sogno della promozionei n Serie B.
(Redazione)

Osmajic isolato: il Burnley gli nega la stretta di mano
Certe strette di mano valgono più di mille parole. E certe assenze, ancora di più. Lo sa bene Milutin Osmajic, attaccante del Preston, che prima del fischio d’inizio della sfida di FA Cup contro il Burnley ha vissuto un momento che difficilmente dimenticherà. Quando ha provato ad allungare la mano verso gli avversari, ha trovato solo il vuoto. Sguardi fissi, corpi immobili, mani che si incrociavano solo tra compagni. Un messaggio chiaro, inequivocabile: il Burnley non ha dimenticato.L’episodio si inserisce nel contesto di un'accusa pesante: durante la sfida di Championship tra le due squadre, lo scorso 15 febbraio, Osmajic sarebbe stato protagonista di insulti razzisti nei confronti di Hannibal Mejbri. Un’accusa che il montenegrino ha respinto con forza, ma che ha lasciato un segno profondo.
Il silenzio come condanna
Le parole di Hannibal Mejbri, affidate ai social dopo quel match, non lasciavano spazio all’ambiguità:"Non resterò in silenzio su quanto accaduto oggi. Condannerò sempre il razzismo ogni volta che lo sentirò o lo vedrò. Questo è l'unico modo in cui possiamo cambiare come sport e come società."Il Burnley ha fatto sua quella denuncia. E oggi, più che con dichiarazioni, ha parlato con un gesto collettivo. Un muro di ghiaccio eretto davanti a Osmajic nel prepartita, un silenzioso ma fragoroso rifiuto di normalizzare la situazione. La FA sta ancora indagando e l’ombra di una squalifica pende sulla testa del 25enne montenegrino. Nel frattempo, Scott Parker, allenatore del Burnley, ha scelto di proteggere Mejbri lasciandolo fuori dai convocati per la sfida.
Il tabellino non cancella il gelo
La partita, poi, ha preso una piega inattesa: il Preston ha travolto il Burnley 3-0 e tra i marcatori c’è stato proprio lui, Milutin Osmajic. Un gol che ha trasformato il gelo in fiamme, almeno per qualche istante. L’attaccante ha risposto ai fischi del pubblico con un gesto eloquente: dito sulle labbra, come a voler zittire chi lo contestava. Ma i gesti, si sa, parlano più delle parole.Quella mano rimasta a mezz’aria prima del calcio d’inizio resta l’immagine più forte della serata. Un’immagine che, più del tabellino, racconta quanto il calcio sia fatto anche di ciò che accadefuori dal campo.
(Redazione)

FA Cup: Brutale Intervento su Mateta, Il Match tra Crystal Palace e Millwall Sotto Shock
Londra – Una serata di FA Cup che sarebbe dovuta essere una celebrazione del calcio inglese si è trasformata in un incubo per Jean-Philippe Mateta e per tutti gli spettatori presenti allo scontro tra Crystal Palace e Millwall. Un intervento sconsiderato ha segnato in modo indelebile il derby londinese, mettendo a repentaglio l'incolumità dell'attaccante francese.
L'Intervento Choc: Mateta Crolla al Suolo
Minuti iniziali del match, tensione alta come ogni volta che due squadre della capitale si affrontano in una competizione prestigiosa come la FA Cup. Il portiere del Millwall, Liam Roberts, decide di uscire con estrema aggressività per respingere un pallone aereo. Il suo tempismo, però, è completamente fuori sincronia: invece di colpire il pallone, i suoi tacchetti affondano nella tempia di Mateta. Un impatto terribile.Il numero 14 del Palace si accascia immediatamente al suolo, immobile. Lo stadio trattiene il fiato. Giocatori e staff si affrettano intorno a lui mentre i medici entrano in campo con urgenza. La situazione appare subito grave: Mateta necessita di ossigeno e resta a terra per diversi minuti, prima di essere trasportato fuori in barella.
Il Ritardo nel Cartellino Rosso
Sorprendentemente, l’arbitro impiega diversi istanti prima di prendere una decisione. La dinamica dell’azione è chiara, eppure il cartellino rosso arriva con ritardo, quasi come se ci fosse bisogno di un’ulteriore riflessione su un intervento che non lasciava spazio a dubbi. Il pubblico del Selhurst Park esplode in un misto di rabbia e incredulità, mentre i compagni di Mateta protestano con veemenza.
Mateta Parla sui Social
Dopo il trasporto in ospedale e i primi accertamenti, Mateta ha voluto rassicurare i tifosi con un messaggio sui social: "Grazie per il supporto. Tornerò più forte." Parole che trasmettono forza e determinazione, ma che non cancellano la paura vissuta in campo.Con dodici reti stagionali, il francese è stato finora il punto di riferimento offensivo per il Crystal Palace di Oliver Glasner. La sua assenza, qualora dovesse prolungarsi, potrebbe rappresentare un duro colpo per le ambizioni della squadra.
Un Intervento che Solleva Dubbia
L’accaduto lascia aperti diversi interrogativi. Si è trattato di un eccesso di foga agonistica o di un’imprudenza ingiustificabile? L’arbitraggio è stato all’altezza della situazione? E soprattutto, cosa farà ora la FA per evitare che episodi simili si ripetano?Il calcio inglese è noto per la sua fisicità, ma c’è una linea sottile tra l’intensità e la pericolosità. Il caso Mateta ne è un chiaro esempio, e la sua vicenda potrebbe accendere un dibattito su interventi di questo tipo e sulla protezione dei giocatori.Ora resta da capire quali saranno le conseguenze per Roberts e per il Millwall. Ma una cosa è certa: questo derby sarà ricordato non per il gioco, ma per uno dei falli più scioccanti della stagione.
(Redazione)

Dai campi di periferia alla MLS: Mark Cabrera e il sogno americano che parte da Castelbuono
C’è una magia speciale nel calcio di provincia, un’alchimia fatta di talento grezzo, sacrificio e sogni che prendono il volo quando meno te lo aspetti. È proprio da un piccolo angolo della Sicilia che arriva una delle storie più incredibili del calcio giovanile di questa stagione: Mark Cabrera, giovane talento boliviano classe 2005, lascia la Supergiovane Castelbuono per approdare all’Inter Miami, la squadra di David Beckham dove brilla anche Lionel Messi.Un trasferimento che sa di favola, ma che ha radici ben piantate nel duro lavoro e in una visione chiara del futuro. Cabrera non è un nome sconosciuto agli addetti ai lavori: trequartista tecnico, rapido e dotato di una visione di gioco superiore, il giovane boliviano aveva già attirato l’attenzione di diversi club, tra cui la Vis Pesaro. Tuttavia, il salto è stato ancora più grande del previsto: niente Serie C italiana, ma direttamente gli Stati Uniti, con la prospettiva di crescere in MLS e, chissà, magari affiancare un giorno campioni del calibro di Suarez, Busquets e Messi.
Supergiovane Castelbuono: un modello di crescita
Non è la prima volta che la Supergiovane Castelbuono si rende protagonista nel panorama calcistico siciliano con operazioni di questo calibro. Il club ha fatto della valorizzazione dei giovani la sua missione, dimostrando che anche dai campi dell’Eccellenza si possono aprire le porte del calcio internazionale. Un progetto basato su scouting intelligente, crescita costante e un ambiente che permette ai talenti di esprimersi e mettersi in mostra.L’approdo di Cabrera all’Inter Miami II non è solo una vittoria per il giocatore, ma anche la conferma che il calcio italiano, anche nei livelli minori, può ancora essere una vetrina per il grande calcio. Il boliviano era arrivato in Sicilia dall’Andorra FC, club di Serie B spagnola, e in pochi mesi si era già guadagnato la convocazione con la Bolivia Under 20 per il prestigioso torneo CONMEBOL Sub 20. Segnali di un talento in ascesa, che ora troverà un nuovo terreno fertile in Florida.
L’addio della Supergiovane: “Mark, il tuo posto qui è per sempre”
Nel comunicato ufficiale con cui la Supergiovane Castelbuono ha annunciato il trasferimento, non c’è solo l’orgoglio di aver lanciato un talento, ma anche un profondo senso di appartenenza. "I sogni non hanno confini", scrive il club, raccontando la storia di un ragazzo che ha creduto nel lavoro quotidiano, nell’impegno e nel sacrificio per arrivare dove è oggi.L’ultimo messaggio della società è un augurio e un monito allo stesso tempo: “Mark, vai e dimostra al mondo chi sei! Porta con te ogni urlo di gioia, ogni sudata maglia, ogni abbraccio ricevuto dopo un gol. Il tuo posto qui è per sempre.”Cabrera vola in America, ma Castelbuono resteràsempre casa sua.
(Redazione)

Brindisi, vandalismi al Fanuzzi: Daspo per quattro tifosi del Manfredonia
Brindisi – Il calcio, passione che unisce, ha vissuto un triste epilogo lo scorso 15 dicembre 2024 al termine della sfida tra Brindisi e Manfredonia, valida per il campionato di Serie D. Quattro tifosi sipontini, anziché celebrare o rammaricarsi per il risultato, hanno scelto di sfogare la loro rabbia sui bagni dello stadio "Franco Fanuzzi", riducendoli in macerie.La Polizia di Stato di Brindisi, dopo un'attenta analisi dei filmati della Scientifica, ha individuato con chiarezza i responsabili del raid vandalico. I sanitari sradicati, le porte divelte e i lavandini distrutti sono diventati prove inequivocabili che hanno portato all’adozione del Daspo per i quattro autori dei danneggiamenti.
Il provvedimento, firmato dal Questore Giampietro Lionetti, impedirà loro di accedere a qualsiasi impianto sportivo italiano per i prossimi quattro anni, sia per partite ufficiali che amichevoli, coprendo anche le aree circostanti gli stadi e i luoghi di ritrovo dei tifosi.Una sanzione esemplare che intende ribadire un concetto chiaro: il tifo deve essere passione e non distruzione. Gli impianti sportivi sono luoghi di aggregazione e non arene di sfogo per comportamenti incivili. I supporter che trasformano il calcio in teatro di vandalismo e disordini non troveranno più spazio sugli spalti, ma solo nei fascicoli della Digos.
(Redazione)

Casarano-Nocerina: Il Big Match della Giornata nel Girone H di Serie D
Il Girone H di Serie D si infiamma con la sfida più attesa della stagione: Casarano-Nocerina. È il big match della giornata, una partita che potrebbe cambiare gli equilibri del campionato e decidere chi avrà la strada spianata verso la promozione in Serie C.
Una Sfida da Dentro o Fuori
Con il Casarano capolista a 54 punti e la Nocerina seconda a 52, il divario è minimo, ma il peso di questa partita è enorme. Chi vince potrebbe dare una svolta decisiva alla stagione, mentre un pareggio potrebbe lasciare aperti i giochi, con Martina e Fidelis Andria (ferme a 49 punti) pronte ad approfittarne.
Un Sold Out da Record: Il "Capozza" è un Fortino
Il pubblico ha risposto alla grande: il "Giuseppe Capozza" di Casarano sarà gremito, con 6.000 tifosi pronti a spingere i rossazzurri verso la vittoria. L’atmosfera sarà caldissima, degna di un match da categorie superiori.
Casarano, Il Pareggio che ha Riaperto Tutto
L’ultimo turno ha visto la squadra di Filograna frenare contro la Virtus Francavilla. Un pareggio che ha permesso alla Nocerina di ridurre il distacco a soli due punti e ha alimentato le speranze di sorpasso.
Nocerina, un’Occasione d’Oro per Tornare in Vetta
I rossoneri vogliono riprendersi il primo posto che avevano conquistato nelle prime giornate del campionato. Dopo essere stati superati da Casarano e Virtus Francavilla, ora possono ribaltare nuovamente la situazione e mettere la freccia verso la promozione.
Tutti con gli Occhi sul Big Match: Appuntamento alle 14:30
Tra scontri salvezza e lotte playoff, il vero protagonista della giornata è Casarano-Nocerina. Il fischio d’inizio è fissato per le 14:30, quando le due squadre scenderanno in campo per giocarsi una fetta di Serie C. Lo spettacolo è garantito, il verdetto lo darà il campo.
(Redazione)

Terza Categoria: Rissa in campo, direttrice di gara colpita da una testata e in preda al panico
Quello che doveva essere un semplice incontro di Terza Categoria si è trasformato in una scena da far west. Durante la sfida tra Internazionale Genova e Marassese, valida per la 22ª giornata di campionato, la situazione è degenerata fino a sfociare in una vera e propria rissa, con un gesto tanto violento quanto inaccettabile: una testata in pieno volto, che ha dato il via al caos.
DAL FISCHIO D’INIZIO AL CAOS TOTALE
Sin dai primi minuti di gioco, il clima si è acceso oltre il dovuto. Contestazioni, proteste e tensioni crescenti hanno accompagnato ogni decisione della direttrice di gara, una giovane ufficiale di gara genovese che si è ritrovata, suo malgrado, al centro di una partita destinata a fare notizia per i motivi sbagliati.Il punto di non ritorno è arrivato nella ripresa, quando un giocatore, in un eccesso di foga e nervosismo, ha colpito con una testata un avversario. Da quel momento, il campo si è trasformato in un'arena: spintoni, insulti e una colluttazione generale che ha coinvolto più giocatori e, successivamente, persino il pubblico.
LA DIRETTRICE DI GARA IN PREDA AL PANICO, PARTITA SOSPESA
Di fronte all’escalation di violenza, la direttrice di gara ha accusato un attacco di panico ed è stata costretta a rientrare negli spogliatoi per riprendersi. Tuttavia, il caos fuori dal campo non si placava, tanto da spingerla a una scelta estrema: tornare in campo e concludere pro forma gli ultimi minuti, nel tentativo di garantire almeno un'uscita ordinata dall’impianto sportivo.Un epilogo surreale, che racconta di una partita ormai fuori controllo e di un arbitraggio divenuto impossibile, non per errori tecnici, ma per la totale mancanza di rispetto nei confronti delle regole e della figura arbitrale.
LA MANO PESANTE DEL GIUDICE SPORTIVO
Il verdetto del Giudice Sportivo non si è fatto attendere e ha colpito entrambe le società con sanzioni esemplari:Internazionale Genova: sconfitta a tavolino per 0-3, ammenda di 200 euro e penalizzazione di 5 punti in classifica per la stagione 2024/2025.Football Club Marassese: stessa sanzione inflitta all’avversaria.Giocatori coinvolti: una giornata di squalifica per un tesserato dell’Internazionale Genova, mentre il calciatore della Marassese, autore della testata, è stato punito con cinque giornate di stop.Una decisione inevitabile, alla luce di quanto accaduto, che conferma ancora una volta la necessità di un intervento deciso per contrastare la violenza sui campi dilettantistici.
IL CALCIO CHE NON VOGLIAMO
Quella andata in scena a Genova è l’ennesima pagina nera di un calcio minore che troppo spesso si trasforma in sfogo di frustrazioni personali piuttosto che in un’occasione di sport e divertimento.L’episodio di domenica non è solo un caso isolato, ma il riflesso di un problema più ampio, che richiede un cambio di mentalità e un’azione concreta da parte delle istituzioni calcistiche.Perché una testata, in campo, dovrebbe essere solo quella di un quotidiano sportivo che racconta imprese e fair play, non un gesto violentoche rovina lo spirito del gioco.
(Redazione)

Dal Mobilificio al Sogno Playoff: La Magia di Jimenez Illumina Catania
C’è un talento che sta riscrivendo il destino del Catania in Serie C, e il suo nome è Kaleb Jimenez. Nato nel 2002, cresciuto a Milano, con un passato che sa di sacrificio e passione, Jimenez sta ora regalando sogni ai tifosi rossazzurri, con il suo ruolo da leader nel centrocampo etneo e con il sogno di raggiungere la Serie B.
Il cognome Jimenez, tradizionalmente spagnolo, non è nuovo alle luci del calcio. Tuttavia, il Kaleb di Catania non è semplicemente un calciatore di talento, ma un ragazzo che ha imparato a calciare su un asfalto che faceva da campo e con i muri di casa come porte. Cresciuto in una famiglia che gestiva un mobilificio, Kaleb ha trascorso la sua giovinezza tra il lavoro nella bottega di famiglia e il calcio, sognando di farsi strada nei grandi stadi. La sua carriera è iniziata nei Dilettanti del Cimiano, per poi fare il salto in Serie D con il Seregno. Qui ha mostrato tutto il suo potenziale: esterno veloce, creativo, ma soprattutto un inventore di giocate.
La promozione in Serie C con il Seregno nella stagione 2020-21 è il primo grande passo di un viaggio che lo porta in un'altra dimensione, quella di un campionato competitivo dove si fa le ossa e comincia a farsi notare. Eppure, la sua stagione non basta per mantenere il professionismo, e il suo cammino lo porta al Vicenza, dove il 2022-23 è l’anno della sua esplosione. È qui che Jimenez scrive una pagina memorabile: nella finale di Coppa Italia contro la Juventus Next Gen, il suo gol all’Allianz Stadium è un capolavoro di tecnica e cuore. Un sinistro all'incrocio dei pali che diventerà simbolo di un'esistenza costellata da sacrifici. “Il gol è per la mia mamma, che è venuta a mancare sei anni fa”, dirà dopo la partita.
L'Atalanta Under 23 se lo accaparra nel gennaio 2024, ma il futuro del ragazzo è ancora in movimento. Dopo soli pochi mesi, è Catania ad accoglierlo tra le sue braccia. La piazza siciliana, famosa per la sua passione e le sue alte aspettative, ha visto in Kaleb il giocatore in grado di dare una svolta alla squadra. E non si sbagliavano. Dopo un inizio faticoso, Jimenez è riuscito a conquistarsi un posto stabile nella squadra di Toscano, segnando 3 gol e collezionando 7 assist in 22 partite.
Catania, che occupa attualmente il decimo posto del girone C, sogna di ritrovare la Serie B tramite i playoff, e molto di questo cammino passerà proprio dalle magie di Kaleb Jimenez. A maggio, gli occhi saranno puntati sui suoi piedi per l'ultima parte della stagione: il sogno di un intero popolo potrebbe diventare realtà, con la promessa di un futuro che si scrive giorno dopo giorno, grazie alla magia di un ragazzo che ha imparato a sognare in mezzo ai mobili.
(Redazione)

Violenza sugli arbitri: la FIGC rilancia il tavolo di confronto e dialoga con la politica per arginare il problema
Presso la sede della FIGC si è tenuta una riunione richiesta dal Comitato Nazionale AIA, convocata dal Presidente federale, con l’obiettivo di monitorare gli episodi di violenza fisica subiti dagli arbitri.Durante l’incontro, il Presidente dell’AIA, Antonio Zappi, ha presentato i dati aggiornati al 23 febbraio 2025, evidenziando il persistere di episodi di aggressione, spesso perpetrati anche da tesserati, che alimentano un clima inaccettabile per chi svolge il delicato compito di arbitrare.
Si è ribadita la necessità di un impegno collettivo per contrastare il fenomeno, coinvolgendo tutte le componenti federali, con particolare attenzione a quelle in cui militano soggetti responsabili di violenze. È stato sottolineato come una condanna chiara e decisa sia fondamentale per preservare la passione arbitrale, sempre più minacciata dalla mancanza di sicurezza e rispetto.
Un punto centrale del dibattito ha riguardato la necessità di un cambiamento culturale nel mondo del calcio, affinché si instauri un maggiore rispetto per la figura dell’arbitro. Si è discusso anche del rafforzamento delle misure di tutela, attraverso l’introduzione di nuove forme di deterrenza, comprese possibili modifiche legislative che prevedano sanzioni penali più severe. A tal fine, si intensificheranno i rapporti con le istituzioni governative.
Parallelamente, è stata condivisa l’importanza di proseguire con iniziative di formazione e sensibilizzazione a tutti i livelli, monitorando attentamente l’applicazione delle sanzioni già previste dal Codice di Giustizia Sportiva, inasprito nell’aprile 2023, ma ancora insufficiente a eliminare il problema alla radice.Il Presidente dell’AIA ha sollecitato una presa di posizione più incisiva anche a livello politico, per contrastare il dilagare della violenza che rischia di compromettere i valori fondamentali del calcio.
L’AIA aprirà il dibattito sulla lotta alla violenza all’interno del Comitato Nazionale e del Consiglio Centrale, coinvolgendo anche i rappresentanti delle Consulte regionali. Verrà mantenuto l’impegno a garantire il regolare svolgimento dell’attività arbitrale, ma al tempo stesso si lavorerà per rafforzare il monitoraggio, la divulgazione dei dati e la ricerca di soluzioni politiche che potrebbero portare al riconoscimento degli arbitri come pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio, aumentando così le pene per chi si rende colpevole di aggressioni.In quest’ottica, è stata condivisa l’idea di rilanciare il Tavolo FIGC sul contrasto alla violenza contro gli arbitri, coinvolgendo tutte le componenti federali, dalla Serie A al Settore Giovanile e Scolastico. L’obiettivo è elaborare strategie concrete per arginare questo fenomeno e garantire maggiore tutela ai direttori di gara.
(Redazione)

Rivoluzione nei Dilettanti: Stop all'Obbligo dei Giovani Fuoriquota, Decideranno i Comitati Regionali
La Lega Nazionale Dilettanti (LND) ha ufficialmente annunciato un cambiamento epocale per la stagione 2025/2026: l’obbligo di schierare giovani fuoriquota nei campionati dilettantistici di Eccellenza e Promozione non sarà più imposto a livello nazionale. Con il Comunicato Ufficiale n. 340, la LND ha sancito un passaggio storico, lasciando ai Comitati Regionali la libertà di stabilire se e in che misura mantenere questa regola.
Un Addio Annunciato e le Ragioni del Cambiamento
Questa decisione giunge in un contesto di profondo rinnovamento del calcio dilettantistico italiano, in seguito all’abolizione del vincolo sportivo e all’entrata in vigore del Decreto Legislativo 36/2021. Dopo anni di imposizioni centralizzate, la LND ha scelto di adottare un approccio più flessibile, affidando la responsabilità ai singoli Comitati Regionali e ai Comitati Provinciali Autonomi di Trento e Bolzano.Se fino alla stagione attuale i club dovevano obbligatoriamente schierare un numero minimo di giovani appartenenti a specifiche annate, dal 1° luglio 2025 la scelta sarà demandata a livello locale. Alcuni comitati potrebbero mantenere l'obbligo, mentre altri potrebbero eliminarlo completamente, garantendo maggiore autonomia ai club nelle scelte tecniche.
Serie D Esclusa: la Regola Rimane Intatta
Un aspetto importante del provvedimento riguarda la Serie D, che non sarà interessata da questa modifica. Per questa categoria, le disposizioni sull’impiego dei giovani fuoriquota resteranno invariate e saranno specificate nel Comunicato Ufficiale n. 1 della prossima stagioneLe Conseguenze: Tra Opportunità e DibattitiIl nuovo assetto normativo apre a scenari inediti:Più libertà per gli allenatori, che potranno costruire le squadre senza vincoli imposti dall’alto.Dibattito sulla crescita dei giovani, con il rischio che, in alcune regioni, la loro presenza in campo venga ridotta, penalizzando il percorso formativo.Possibili disparità tra regioni, con alcune che potrebbero confermare l’obbligo e altre che lo aboliranno, creando sistemi di gestione differenti all’interno dello stesso livello di campionato.La LND ha comunque sottolineato l’importanza della valorizzazione dei giovani, invitando i Comitati a non perdere di vista l’obiettivo dello sviluppo del calcio dilettantistico. Tuttavia, la grande differenza rispetto al passato è che non ci sarà più una direttiva centrale a imporre l’obbligo.
Un Nuovo Scenario per il Dilettantismo
Con questa riforma, il calcio dilettantistico italiano entra in una nuova era, caratterizzata da maggiore autonomia e responsabilità a livello locale. Sarà ora compito dei Comitati Regionali decidere il futuro dei giovani talenti e dei club, bilanciando esigenze tecniche e crescitadel movimento calcistico.
(Redazione)

Vitulano drugstore Manfredonia sfiora l’impresa, ma i tre punti restano al PalaDelMauro
La Sandro Abate soffre più del previsto contro un Manfredonia mai domo, ma alla fine strappa una vittoria fondamentale per la corsa ai playoff. La squadra di mister Basile, con questo successo, sale a quota 31 punti, consolidando l’ottavo posto e mantenendo un margine di sicurezza di sette lunghezze sulla nona posizione. Per gli irpini arriva anche il quarto risultato utile consecutivo, confermando un momento di crescita.
Avvio travolgente, poi blackout
La partita sembra mettersi subito in discesa per la Sandro Abate, che nei primi dieci minuti impone un ritmo infernale e mette a segno un tris letale. Apre le marcature Gui, seguito dal raddoppio di Pina e dal sigillo di Abate, che manda i suoi al riposo con un confortante 3-0.Ma nella ripresa il copione cambia drasticamente. Il Manfredonia torna in campo con un atteggiamento più aggressivo e al 23’ accorcia con Cabarcas. Passa appena un minuto e Barbieri riapre del tutto la gara, trasformando gli ultimi minuti in un assalto biancoceleste. La pressione ospite viene premiata al 33’ con il gol del pareggio firmato da Garcia Martinez.
Galletto decisivo, i tre punti restano in casa
Quando l’inerzia del match sembra pendere tutta dalla parte del Manfredonia, la Sandro Abate trova il guizzo vincente: pochi secondi dopo il 3-3, Galletto si fa trovare pronto e sigla la rete che riporta avanti i padroni di casa, mettendo in cassaforte tre punti sudatissimi.Ora gli irpini sono attesi dalla trasferta contro la Roma, un’altra sfida chiave per blindare la zona playoff. La Sandro Abate sa soffrire, ma per ambire a qualcosa in più servirà maggiore continuità nell’arco dei 40 minuti.
(Redazione)

Il Barletta, tra celebrazioni e ambizioni: sfida a San Cataldo per la Coppa Italia Eccellenza
Dopo il tripudio della promozione in Serie D, il Barletta non ha alcuna intenzione di fermarsi. I biancorossi, freschi di una stagione da protagonisti, tornano subito in campo per scrivere un altro capitolo della loro annata memorabile. Oggi pomeriggio, alle ore 15, lo Stadio "Zi Rocco e Gennaro" di San Cataldo di Bella (PZ) sarà il teatro della seconda sfida della fase nazionale della Coppa Italia Eccellenza.
Un match che porta con sé l’energia e l'entusiasmo di una tifoseria che ha già dimostrato il proprio calore durante l’intera stagione. Per i sostenitori del Barletta, sono stati riservati 120 biglietti nel settore ospiti, un numero contenuto che sicuramente non basterà a soddisfare la fame di calcio dei tanti appassionati desiderosi di seguire la squadra anche in questa avventura tricolore.
Dopo aver centrato l’obiettivo stagionale con il ritorno tra i Dilettanti, la Coppa rappresenta un'opportunità per suggellare il percorso con un altro trofeo. L’avversario, il San Cataldo, non farà certo da spettatore e vorrà sfruttare il fattore campo per mettere in difficoltà la corazzata pugliese.Il Barletta, però, sa bene che le celebrazioni possono attendere: c'è ancora una competizione da onorare e un'altra vetta da scalare.
(Redazione)

Albenga fuori dalla Serie D: il Giudice Sportivo sancisce l’esclusione dal campionato
Nessuno se lo aspettava, ma ora è ufficiale: il club ligure è stato estromesso dalla competizione. Una sentenza che pesa come un macigno su società e tifosi.Il mondo del calcio dilettantistico italiano è stato scosso da una decisione senza appello: l’Albenga Unione Sportiva è stata ufficialmente esclusa dal campionato di Serie D, Girone A. Il verdetto, emesso dal Giudice Sportivo, è arrivato dopo una seconda mancata presentazione della squadra a una gara ufficiale. Un epilogo che lascia sgomenti i tifosi e pone interrogativi sul futuro del club.
Una decisione inevitabile
Il regolamento della Serie D è chiaro: due assenze ingiustificate equivalgono all'esclusione dal torneo. L’Albenga, già assente il 24 dicembre 2024, ha ripetuto l’errore il 16 febbraio 2025. Questo ha portato al provvedimento più drastico, che non solo sancisce l’uscita dal campionato ma comporta anche una multa salata di 15.000 euro per il club.Per i sostenitori dell'Albenga, la notizia è stata un duro colpo. La squadra, che rappresentava con orgoglio la città ligure, ora si trova senza un campionato in cui competere. La delusione è palpabile: chi era solito riempire gli spalti per sostenere la propria squadra ora si trova di fronte a un futuro incerto.
Cosa succede ora?
L’esclusione dell’Albenga ha avuto ripercussioni dirette anche sulla classifica del Girone A. Tutti i punti conquistati contro i liguri sono stati annullati, ridisegnando così la graduatoria. In testa resta il Bra con 64 punti, seguito da Città di Varese e NovaRomentin, entrambe in lotta per la promozione.La società dovrà ora decidere il proprio destino. Ripartire da un campionato inferiore o tentare di ricostruire il progetto per un ritorno in Serie D? Di certo, questa stagione resterà una macchia difficile da cancellare nella storia del club.Una vicenda che lascia l’amaro in bocca e che dimostra, ancora una volta, quanto sia fondamentale la gestione oculata di una società calcistica, anche nelle serie minori.
(Redazione)

Manfredonia-Costa d’Amalfi: gara confermata in campo neutro e a porte chiuse, respinto il ricorso del club sipontino
La Corte Sportiva d’Appello ha respinto il ricorso presentato dal Manfredonia, confermando la decisione di disputare la sfida contro il Costa d’Amalfi, in programma domenica 9 marzo, su campo neutro e senza pubblico. La sanzione è conseguenza degli episodi avvenuti nel match casalingo contro il Francavilla in Sinni.
Un duro colpo per la società biancoceleste, che non ha nascosto la propria amarezza: “Un altro danno incalcolabile, sia dal punto di vista sportivo che economico, causato da comportamenti ingiustificabili”, ha dichiarato il club sipontino.La decisione rappresenta un ulteriore ostacolo per il Manfredonia, che si vede privato del supporto dei propri tifosi in un momento cruciale della stagione.
(Redazione)

Vitulano Drugstore Manfredonia, sfida ad Avellino per alimentare il sogno salvezza
Dopo le straordinarie vittorie contro CAME Treviso e Feldi Eboli, il Vitulano Drugstore Manfredonia è pronto a giocarsi un'altra chance fondamentale nella lotta per la permanenza in Serie A. Martedì 25 febbraio, alle ore 20:00, i sipontini affronteranno la Sandro Abate al PalaSport Del Mauro di Avellino, in un match trasmesso in diretta sul canale YouTube della Divisione Calcio a Cinque.
Se l'andata rappresentò la prima gioia stagionale per i biancocelesti, il ritorno sarà una prova ancor più dura. Entrambe le squadre hanno cambiato volto rispetto a quel primo incontro, e la sfida si preannuncia imprevedibile. Gli irpini, in piena corsa per i Playoff e con la testa già alle Final Eight di Coppa Italia, cercheranno di sfruttare il fattore campo per consolidare la loro posizione.
Ma il Manfredonia non ha intenzione di fare da comparsa. La squadra ha dimostrato di poter competere alla pari con chiunque, ribaltando i pronostici e riaccendendo le speranze di una salvezza che sembrava lontana. Per continuare a credere nell’obiettivo, servirà una prestazione maiuscola contro una delle formazioni più in forma del campionato.Il cammino è ancora lungo, ma il Vitulano Drugstore Manfredonia ha già dimostrato di avere carattere e determinazione. Ad Avellino, servirà un’altra impresa per trasformare il sogno in realtà.
(Redazione)

Salvemini in Azione: L'Audace di Potenza Trionfa sul Sorrento e Risponde ad Avellino
In una serata destinata a rimanere impressa nella corsa verso la vetta del campionato, l’Audace ha reagito con decisione contro il Sorrento, regalando ai propri tifosi un successo fondamentale. La partita, giocata sullo stadio neutro di Potenza, ha visto il bomber Salvemini emergere ancora una volta come protagonista, segnando il suo quattordicesimo gol stagionale.Al 31° minuto, in un’azione studiata e coordinata, Salvemini ha capitalizzato un preciso assist di Bianchini, colpendo di testa per portare in vantaggio la squadra. Quel gol decisivo non solo ha permesso agli ofantini di rispondere alla recente impresa degli irpini – che, infatti, avevano trionfato nel derby campano contro la Casertana – ma ha anche mantenuto inalterato un divario di cinque punti in classifica.
Il risultato, ottenuto contro un avversario ben organizzato come il Sorrento, evidenzia la capacità dell’Audace di esprimersi in situazioni complesse e di sfruttare ogni occasione offensiva. La vittoria si inserisce in un contesto di campionato particolarmente movimentato, dove le polemiche non mancano: le prossime verifiche della Covisoc potrebbero infatti portare a ulteriori inadempienze da parte di Taranto e Turris, con la possibilità di un’esclusione che potrebbe stravolgere l’equilibrio della competizione.Per il Cerignola, la vittoria era attesa e si è imposta come giusta ricompensa per una prestazione intensamente combattuta. La grinta degli ofantini è stata evidente lungo tutto il match, consolidando una posizione che si prefigge l’obiettivo della prima posizione, mentre avversari come Monopoli e Benevento sembrano allontanarsi progressivamente dalla corsa al vertice.
Lo sguardo ora si rivolge al futuro immediato: domenica 2 marzo, l’Audace ospiterà il Trapani, in una partita che offrirà l’occasione di vendicare il pesante 5-1 subito nella gara di andata. Contemporaneamente, gli irpini si preparano a sfidare la Juventus Next Gen, in un confronto che promette ulteriori emozioni e colpi di scena.Con questa prestazione, l’Audace dimostra di possedere le carte giuste per affrontare le sfide di una stagione ricca di imprevisti e pressioni. Resta ora da vedere come si evolverà il quadro, soprattutto alla luce delle imminenti verifiche che potrebbero rimodellare l’assetto del campionato. Per ora, però, i tifosi possono festeggiare un successo meritato e guardare avanti con ottimismo e determinazione
(Redazione)

Serie D Girone H: Manfredonia calcio espugna Nardò nel finale!
Un grandissimo Manfredonia conquista tre punti d’oro nello Stadio Giovanni Paolo II, superando il Nardò con un gol decisivo di Iurilli a soli tre minuti dal termine. Una vittoria pesante che conferma il carattere e la determinazione della formazione sipontina, capace di imporsi in un campo ostico contro una squadra che ha venduto cara la pelle fino all’ultimo istante.
La partita: Sin dai primi minuti l’incontro è stato caratterizzato da un grande equilibrio, con entrambe le squadre attente a non concedere spazi all’avversario. Il Nardò ha cercato di prendere l’iniziativa spingendosi in avanti, ma la difesa del Manfredonia si è dimostrata solida e ben organizzata, concedendo pochissimo. I biancocelesti hanno risposto con ripartenze rapide e giocate in verticale, tentando di sorprendere la retroguardia salentina.
Nel secondo tempo la partita si è accesa, con il Nardò che ha provato a sbloccare il risultato affidandosi alla qualità dei suoi uomini offensivi. Tuttavia, il Manfredonia ha saputo resistere, aspettando il momento giusto per colpire. E la svolta è arrivata proprio nei minuti finali: al 87’, un’azione ben costruita ha portato alla conclusione vincente di Iurilli, che con freddezza ha battuto il portiere avversario, facendo esplodere di gioia i tifosi ospiti.
Una vittoria di carattere: Il successo del Manfredonia conferma la crescita della squadra, che ha dimostrato di saper soffrire e colpire al momento giusto. Una vittoria dal peso specifico enorme in ottica classifica, che dà fiducia e morale per i prossimi impegni.Il Nardò, dal canto suo, ha disputato una buona gara ma si è visto sfuggire il pareggio proprio nel finale, complice la tenacia e la determinazione degli ospiti. Per i granata sarà fondamentale ripartire subito, analizzando gli errori commessi e cercando riscatto nella prossima giornata.Manfredonia esce dallo stadio Giovanni Paolo II con un sorriso e tre punti preziosi, confermando di essere una squadra da temere in questo Girone H di Serie D.
(Redazione)

Storia di una famiglia di arbitri: il giovane Bruno Pasquale debutta a 14 anni
Il giovane Bruno Pasquale, 14 anni, ha recentemente esordito come arbitro, rappresentando la terza generazione della sua famiglia a intraprendere questa carriera. Figlio di Gianluca Pasquale, osservatore arbitrale della Sezione di Napoli, e nipote di Antonio, arbitro negli anni Sessanta, Bruno ha seguito le orme dei suoi predecessori con determinazione.
Il debutto di Bruno è avvenuto a poche centinaia di metri dallo stadio dove suo padre Gianluca aveva diretto la sua prima partita. In questa occasione speciale, nonno, padre e figlio si sono ritrovati insieme: Bruno in campo, mentre Gianluca e Antonio lo osservavano dagli spalti, celebrando così una tradizione familiare che si rinnova.
Nonostante l'emozione del debutto, Bruno ha dimostrato sicurezza e prontezza, assegnando un rigore nei primi minuti di gioco. La sua performance ha evidenziato una preparazione atletica e mentale di alto livello, segno di un impegno serio e costante.Con un inizio così promettente e un'eredità familiare così significativa, il futuro di Bruno Pasquale nel mondo arbitrale

Manfredonia scrive la storia: battuta la capolista in una notte da sogno
Vitulano Drugstore C5 Manfredonia 6-4 FELDI EBOLI C5